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Staniscia riesce a far rivivere nell’era contemporanea, le icone dell’arte e dello spettacolo, per farle dialogare con epoche e movimenti artistici con cui non si sarebbero mai potute confrontare.
Ecco quindi che l’opera d’arte annulla i limiti del tempo e dello spazio, per ricreare a sua volta una nuova dimensione, resa ancora più potente dal peso iconografico dei personaggi rappresentati.
L’artista in tal modo, riesce ad esprimere il senso di assoluto che è innato in ogni essere umano e che coincide con il suo senso religioso.
Sensazioni ed emozioni diventano forma, colore, materia e concorrono a tradurre in rappresentazione visiva la sua idea di infinito e dell’inesorabile scorrere del tempo che tutto trasforma e crea”
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